La storia della lingua italiana

L’italiano è una lingua romanza, parte della famiglia linguistica indoeuropea originata dal latino volgare dell’Impero Romano. L’italiano è parlato anche in molti paesi come la Svizzera meridionale, San Marino e il Nord e Sud America. È una progenie del latino parlato dai romani come le altre lingue romanze. Durante il lungo periodo dell’evoluzione della lingua italiana nacquero diversi dialetti e gli scrittori italiani ebbero una significativa influenza sulla lingua italiana. Ci sono diversi gruppi dialettali come l’italiano settentrionale, il gallo-italiano o il veneto.

La lingua italiana standard deriva dagli scritti di autori toscani e siciliani del XII secolo. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel V secolo, la lingua italiana progredì; il linguaggio è stato ufficializzato attraverso le opere del poeta toscano Dante Alighieri che scrisse le sue opere nella natia lingua fiorentina. Anche altri autori hanno creato le loro opere d’arte nei loro dialetti nativi, come Petrarca e Boccaccio. Inoltre, il dialetto fiorentino acquisì prestigio per gli effetti degli sviluppi politici e culturali durante l’ascesa dell’Umanesimo e del Rinascimento.

I grammatici durante il XV e il XVI secolo tentarono di conferire alla pronuncia, alla sintassi e al vocabolario del toscano del XIV secolo lo status di lingua italiana principale e classica. Il sistema sonoro dell’italiano e la struttura grammaticale sono abbastanza simili al latino. Tuttavia, la notevole differenza tra italiano, francese e spagnolo è che l’italiano non usa -s o -es per formare il plurale dei nomi, ma usa -e per la maggior parte delle parole femminili ed -i per parole maschili (e alcune parole femminili) .

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