La storia della lavorazione della pelle a Firenze

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La corporazione dei pellettieri

Nella Firenze medievale al culmine del Rinascimento, la città godeva di grande potere economico e aveva un sistema di “Arti” (corporazioni) che funzionavano come unioni per diverse arti e mestieri. Organizzavano e supervisionavano ogni aspetto della vita economica della città, compresi fabbri, tessitori, braccianti e barcaioli. Nel 1282 fu creata l’Arte dei Cuoiai e Galigai (corporazione dei pellettieri) per proteggere i segreti commerciali e garantire il controllo della qualità. Comprendeva i lavoratori coinvolti in tutte le fasi della lavorazione delle pelli, compresi rivenditori e corrieri, che applicavano tecniche di medicazione, finitura e colorazione a una pelle conciata per rinforzarla e renderla resistente e impermeabile.

Al giorno d’oggi

Anche se non è più possibile trovare concerie in città, i negozi e i mercati di pelletteria della città, come il quartiere di San Lorenzo, offrono prodotti in pelle morbida ed elastica frutto di secoli di tecniche e abilità conciarie esemplari. La personalizzazione e lo styling della produzione e della lavorazione della pelle a Firenze si possono vedere anche in marchi affermati come Gucci e Barone Firenze, che da oltre un secolo sostengono una lavorazione della pelle unica e autentica.

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