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La storia della lavorazione della pelle a Firenze

Passeggiando per Firenze, è impossibile non sentire il profumo di tutte le giacche di pelle, le borse e gli altri prodotti di pelletteria venduti nei negozi di tutta la città. L’industria della pelle di Firenze è una tradizione di lunga data che può essere fatta risalire a quasi mille anni.

L’Italia ha lavorato la pelle fin dall’anno 1000 quando fu portata a Palermo dai Saraceni (il nome collettivo per le persone nell’Impero Romano d’Oriente, vale a dire arabi musulmani e persiani). Da allora, la sua produzione si è evoluta e si è espansa attraverso il territorio italiano, con la Toscana come una delle regioni chiave di questa lavorazione. Ci sono diversi motivi per la consistente attività di lavorazione della pelle:

lavorazione della pelle a FirenzeSanta Croce e il fiume Arno:

Nel XIII secolo il distretto storicamente concentrato delle concerie di pellame era in Santa Croce, per la sua vicinanza al fiume Arno. Il fiume era necessario per il trasporto delle merci ed offriva una fornitura costante di acqua pulita per produrre pelle e concia di qualità (un processo che trasforma la pelle di animale grezza in pelle, rendendola un materiale stabilizzato che non può marcire). La concia era un’attività che causava odori particolarmente pungenti, ecco perché fu relegata ai margini della città. Puoi vedere le tracce di questi vecchi produttori di pelle nei nomi delle strade a est di Santa Croce, come Via delle Conce, Via dei Conciatori e Corso Tintori.

La storia continua… restate sintonizzati per l’ultima parte del racconto sulla produzione della pelle a Firenze!

Nel frattempo, se sei interessato a saperne di più sulla storia fiorentina, dai un’occhiata qui!

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